La vera urgenza – quella che ci preme sempre, fin dal primo mattino di ogni santo giorno – è quella di riconoscere e fare esperienza di “Qualcuno” che realmente, concretamente sia capace di abbracciare e corrispondere a tutta la portata infinita del nostro cuore, del nostro desiderio, della nostra umanità; “Qualcuno” che sia capace di strapparci dalla paura di noi stessi, della nostra incapacità, della nostra sproporzione e inadeguatezza rispetto alla vita e all’umano; “Qualcuno” che sia capace di strapparci da un nichilismo pervasivo che attenta continuamente la nostra vita, tentando di spingerla e spegnerla nell’abisso del vuoto, del nulla, del non senso… E le “chiacchiere” stanno sempre più “a zero”!
Solo una Vita può rispondere alla vita. Solo una Carne, una Presenza di carne può rispondere alla mia vita di carne. Solo un Avvenimento vivo e presente può rispondere al desiderio incessante di una vita vera, piena, compiuta e soddisfatta; al desiderio bruciante di amare e di essere amati. Solo una Presenza viva, reale, “carnale” può rispondere al pressante bisogno di una capacità di affronto di tutta la realtà in tutta la sua quotidiana complessità, al pressante bisogno di essere abbracciati nella realtà delle nostre paure e angosce più profonde. Ed è solo una Presenza così che può vincere quella tentazione di abbandonarsi al nulla delle nostre immagini o dei nostri tentativi o al nulla che ci avvolge e ci attenta dappertutto.